L’occhiata è una preda troppo spesso sottovalutata.
Non è ambita come la spigola, l’orata o il sarago, ma a nostro avviso può regalare gioie sotto diversi punti di vista.
Come le specie sopracitate, è fondamentale trovarsi nella situazione di poter insidiare pesci della giusta dimensione.
Il pescatore bolognese tende a snobbarla perché, qualunque sia la taglia del pesce, questa riesce a logorare il filo: l’occhiata presenta una serie di micro denti molto affilati capaci di danneggiare sistematicamente il finale.

Ci sono delle contromisure che si possono adottare, ma comunque preparare un po’ di finali pronti da casa potrebbe aiutarvi.
La serie giusta di ami può evitare qualche ingoio, ci siamo trovati bene con ami a gambo e filo medio (es. Tubertini Serie 27), che oltretutto ci permettono di innescare qualche larva in più mantenendo comunque una misura tutto sommato piccola

Fondamentale anche riuscire a ferrare al primissimo segno di mangiata: per questo avere una lenza ben stesa in acqua attuando qualche leggera trattenuta potrebbe fare la differenza, ancor meglio se favoriti da una buona corrente.
Se poi ci troviamo in situazioni dove i pesci tendono ad ingoiare ripetutamente provate ad aumentare le dimensioni dell’innesco e di conseguenza dell’amo.
Si tratta quindi di una pescata molto tecnica: è necessario trovare la giusta quadra tra amo, lunghezza e diametro finale, tenendo in considerazione corrente, dimensioni dei pesci, colore dell’acqua.
Quando i pesci sono delle dimensioni giuste i combattimenti diventano davvero interessanti: possiamo assicurare che diverse volte occhiate oltre i 5 etti ci hanno messo in piega le canne in modo importante, facendosi scambiare per pesci di taglia decisamente più importanti.
LE CONDIZIONI DEL MARE
Per insidiare le occhiate di taglia con la bolognese dalla spiaggia è fondamentale che l’acqua sia sufficientemente velata: sono pesci diffidenti ed entrano in frenesia solo in determinati casi.
Abbiamo avuto risultati migliori con il mare in salita, ma anche durante una lenta scaduta con il mare ancora molto formato abbiamo fatto delle ottime pescate.
Quando le condizioni non sono ideali i pesci sono più diffidenti e le abboccate vanno a folate: magari abbiamo 10/30 minuti in cui registriamo diverse mangiate, poi pause più o meno lunghe in cui non si muove nulla.
Per questo motivo è necessario capitalizzare al massimo gli strike ed essere rapidi nel recuperare la preda.
IN CUCINA
L’occhiata ha carni ottime, magari non al livello dei pesci più ambiti, ma è davvero molto versatile.
Se di buona taglia si presta ad essere fatta alla griglia, se di piccola taglia è ottima fritta.
Siccome però ci piace spaziare, abbiamo spesso provato diverse follie culinarie.
Preparando dei filetti puliti è possible preparare: bastoncini o filetti panati, sia al forno che fritti.
Inoltre le sue carni si prestano qualunque primo accompagnato dal pomodoro.
Altra follia è stata quella di preparare tartare o addirittura degli hosomaki.


La cosa più particolare fatta è il Burger di occhiata con avocado

Ingredienti per 6 burger
- 4 etti di filetti di occhiata
- 1 etto di patate lesse
- 2 uova
- 6 panini da hamburger
- 1 avocado
- un pochino di cipolla
- qualche foglia di lattuga
- qualche pomodoro
- il succo di mezzo limone
- pangrattato e fioretto di mais q.b.
- sale, pepe ed olio EVO
Sfilettare le occhiate privandole della pelle (un bel lavoraccio), tagliatele a dadini.
Lessate le patate, sbucciatele e schiacciatele.
Mettete nel mixer i dadini di pesce, frullateli.
Uniteli alle patate, al sale ed al pepe.
Preparate un mix di pangrattato e fioretto (se preferite potete usare solo il pangrattato), sbattete le uova.
Formate i vostri burger usando un apposito stampo.
Passateli nell’uovo e poi nel mix di pangrattato e fioretto.
Cuoceteli a forno statico per circa 10 minuti a 180 gradi su una teglia antiaderete (il tempo può variare leggermente in base al vostro forno).
Tagliate i panini e dorateli leggermente dal lato del taglio usando una padella antiaderente.
Pulite l’avocado, tagliatelo a dadini, fate lo stesso con i pomodori e la cipolla.
Uniteli e condite con sale, limone, olio EVO e se vi piace del peperoncino.
Unite il panino, la salsa di avocado, la lattuga ed il burger.



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