Questa specie è spesso confusa con i ben più comuni sugarelli, ma in realtà si tratta di un carangide.

In passato li abbiamo scambiati per sugarelli, ma la prima volta che abbiamo portato a terra un esemplare vicino al chilo di peso ci siamo resi conto che qualcosa non tornava.

Normalmente il sugarello (o suro o sauro) arriva a 30 cm di lunghezza, quello pescato era già oltre il limite: possibile aver pescato qualcosa così e da riva oltretutto?

Abbiamo contattato il biologo marino Andrea Spinelli e la risposte è arrivata immediata: si trattava del carango ronco (Caranx rhonchus).

Questo pesce è originario delle acque atlantiche africane, ma si è ben adattato nella costa jonica siciliana, mentre altrove è più raro.

I segni distintivi sono: una linea gialla laterale lungo tutto il corpo, una macchia nera sull’opercolo ed una sui primi raggi della dorsale molle.

Le carni sono ottime e ricordano appunto quelle del sugarello.

Ci è capitato diverse volte di allamarli e possiamo confermare essere davvero combattivi, spesso ci hanno fatto pensare di avere all’amo un pesce di dimensioni decisamente maggiori.