Le mie pescate dalla spiaggia seguono una routine fatta di progetti, rituali e scelte.

Da ingegnere tendo a progettare un po’ tutto: mi figuro come dovrebbero andare le cose, calcolo eventuali imprevisti e cerco di porvi rimedio… Ma se per caso succede qualcosa di non previsto vado fuori di testa.

Uno di questi rituali è la scelta della canna.

Non voglio avere tante possibilità di scelta: una tosta per la scogliera, una media ed una light per le mie pescate dalla spiaggia.

Controllo le previsioni per le ore successive, verifico il mare, poi decido quale sarà il range dei finali che utilizzerò.

Questa mattina non alcun dubbio: il mare è formato, le previsioni portano aumento, opto per la #daiwa#amorphous#regular.

Scendo in spiaggia, piazzo il panchetto, apro il fodero, prendo la canna, poi il mulo.

Comincio a passare il filo negli anelli e mi accorgo che il vettino è spezzato 3 centimetri sotto l’apicale…

Il crepuscolo mattutino si riempie di imprecazioni!

Non mi aspetto di trovare una canna rotta nel fodero: progetti, rituali e scelte tutte nel cestino. Mi convinco fermamente che sarà una gran giornata di minchia!

Monto l’#amorphous#superlight con un finale del 0.125mm, va bene la light ma non avrebbe senso pescare più sottile con un mare così formato.

Nel frattempo arriva Gigi che mi offre la sua regular, ma ormai ho montanto: ho fatto altri progetti, troppa fatica farne altri.

Passa il tempo e le mangiate stentano ad arrivare, ma dopo circa 2 ore ecco un’affondata.

La ferrata arriva pronta, il pesce da qualche testatina… Non sembra nulla di interessante.

Viene subito a galla a pochi metri da noi e ci lascia di stucco: è un pescione! Mi preparo alle sue fughe e penso, per stancare sto pesce c’è da scoppiarla sta superlight.

Gigi corre a prendere la cam per immortalare il momento, nel frattempo mi rendo conto che il pesce non parte ma continua a scodare a 5 metri da me.

Mi volto per chiedere immediatamente il guadino, ma non ce n’è bisogno: Gigi ha già capito la situazione, lanciata la cam, montanto il guadino è già pronto accanto a me.

Trenta secondi e questa bella #spigola è nel guadino, un record considerate le dimensioni e l’attrezzatura.

Un’altra mia previsione fatta a pezzi, per il mio ego è stata una giornata di minchia ma ne sono felice!